Monaco di Baviera: 13 membri di Scientist Rebellion si incollano alle auto all'interno dello showroom BMW, nella loro più recente azione per chiedere la decarbonizzazione dei trasporti in Germania
Questa mattina alle 11, 13 membri di Scientist Rebellion, tra cui 11 scienziate e scienziati, sono entrati in una esibizione di automobili vicino al quartier generale della BMW a Monaco di Baviera, si sono incollati all'interno e all'esterno di un'auto all'interno dell'area espositiva e hanno incollato documenti scientifici su altre auto. Hanno inoltre spruzzato vernice nera su diverse auto di lusso prima che la sicurezza dell'edificio riuscisse a intercettarli. Con questa azione, vogliono puntare i riflettori sul greenwashing praticato da aziende come BMW, e chiedere al governo tedesco che decarbonizzi rapidamente il settore dei trasporti del paese. Questa è la quarta azione a cui Scientist Rebellion, che comprende tre membri del gruppo italiano, partecipa questa settimana a Monaco di Baviera. L'edificio è stato evacuato e la polizia e i vigili del fuoco sono arrivati poco dopo l'inizio dell'azione non violenta.
"La tecnologia non ci salverà. Le auto elettriche non ci salveranno. Come scienziati sappiamo quanto sia enorme la sfida, e sappiamo che la gente sta vedendo gli effetti dell'emergenza climatica. Siamo qui per dire no al fallimento del governo e al suo rifiuto di proteggere vite umane", spiega Víctor de Santos, uno scienziato ambientale.
Molti produttori di automobili confondono il pubblico sottostimando sistematicamente il calcolo delle emissioni dei loro veicoli durante il loro ciclo di vita. Delle dieci case automobilistiche di importanza globale analizzate in un rapporto della Federazione Europea per i Trasporti e l'Ambiente dello scorso settembre, BMW si è classificata al secondo peggior posto, in quanto le emissioni effettive delle loro auto sono risultate superiori dell'80% rispetto a quanto dichiarato.
Nell'accordo di Parigi, le nazioni si sono impegnate a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C. Nonostante abbiamo ufficialmente preso questo impegno, afferma la dott.ssa Lauranne Gauteau, ecologista tropicale che ha partecipato alle precedenti proteste, i leader delle nostre nazioni non sono poi riusciti a mantenerlo. "Non riusciremo mai a stare sotto a 1,5C°. È una bugia. Quindi ora dobbiamo dire alla gente cosa sta succedendo."
In qualità di membri della coalizione www.Unite-Against-Climate-Failure.de/en gli scienziati che protestano hanno chiesto al governo tedesco di ammettere il fallimento dell'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e quindi porre rimedio a questo fallimento adottando misure immediate verso la decarbonizzazione dei trasporti. Gli scienziati chiedono: un limite di velocità di 100 km/h per le autostrade (che attualmente non hanno alcun limite di velocità) e la reintroduzione dell'abbonamento mensile di 9 euro per il trasporto pubblico. Le stesse richieste sono state avanzate la settimana precedente da Scientist Rebellion durante le proteste davanti al Ministero Federale dei Trasporti a Berlino, e all'Autostadt di Wolfsburg, attrazione turistica incentrata sulla vendita di auto nuove.
Come parte di questa campagna, sono in corso azioni di supporto in tutto il mondo. Ieri, scienziati e studenti della Lilongwe University of Agriculture and Natural Resources (Malawi) hanno organizzato un evento di protesta e sensibilizzazione per "alzare la voce per la giustizia climatica e la cancellazione del debito finanziario dovuto dai paesi del Sud del mondo".
Oltre a Scientist Rebellion, i partner della campagna di resistenza civile, in corso da metà ottobre 2022, includono Letzte Generation, Debt for Climate, End Fossil Occupy, ed Jetzt oder Nie - Eltern gegen die Fossilindustrie.
Informazioni su Scientist Rebellion
Siamo un gruppo di azione per il clima che conta più di mille membri provenienti da 32 Paesi. Siamo studenti e ricercatori di varie discipline scientifiche, convinti che sia dovere di chi si occupa di scienza agire in modo diretto e non violento per avere credibilità. Durante le nostre azioni di resistenza civile, ci identifichiamo indossando camici da laboratorio. Il Climate Energy Fund sostiene le iniziative di Scientist Rebellion mirate alla sensibilizzazione, alla formazione, allo sviluppo di capacità e al settore educativo. Il Climate Emergency Fund sostiene il reclutamento, la formazione, il rafforzamento delle capacità e gli sforzi educativi di Scientist Rebellion.
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