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Occupato il Ministero delle Finanze a Berlino

Più di due dozzine di attivistз di Scientist Rebellion e Debt for Climate, assieme alla coalizione Unite Against Climate Failure, hanno occupato il Ministero delle Finanze a Berlino nella mattinata di lunedì. All’incirca dalle undici e mezza, lз attivistз e scienziatз hanno bloccato l’ufficio del Ministro delle Finanze e la hall Matthias Erzberger, più di una dozzina di loro si sono incollati sul posto, ostacolando significativamente l’operare del Ministero delle Finanze. Inoltre, la facciata del Ministero è stata ricoperto di dati e articoli scientifici sulle politiche internazionali sul debito. L’occupazione del Ministero è parte della campagna internazionale “Debt for Climate”, che chiede la cancellazione di tutti i debiti dei paesi del sud globale. “Debt for Climate” mira a mettere fine all’oppressione e allo sfruttamento neocoloniali da parte del nord globale, rendendo possibile per il sud globale di raggiungere una trasformazione socialmente e ambientalmente giusta.

In una lettera dallз attivistз al Ministro delle Finanze, sono spiegate più nel dettaglio il contesto e le motivazioni della richiesta di cancellare il debito. Ad ogni modo, questo dovrebbe essere solo un primo passo contro le politiche neocoloniali e lo storico debito coloniale e climatico nel nord globale nei confronti del sud globale. Oltre alla loro richiesta, lз attivistз avanzano anche critiche verso il Ministro delle Finanze. “Il Ministro delle Finanze sa benissimo che le sue politiche economiche neoliberali di sfruttamento e monetarie significano morte e sofferenza per milioni e milioni di persone, specialmente nel sud globale. Accetta volontariamente tutto ciò allo scopo di dare modo allз super-ricchз del nord globale di continuare ad aumentare i propri profitti”, critica Elen Kremer, che partecipa al sit-in nella hall Matthias Erxberger.

Già alla fine di giugno, “Debt for Climate” bloccò diverse entrate del Ministero delle Finanze, facendo scalpore. Inoltre, il 16 ottobre c’è stato un raduno del gruppo di fronte al Ministero delle Finanze sotto lo slogan “Cancellate il debito! Liberazione dal debito per il sud globale per una giustizia sociale e climatica.” Secondo Elen Kremer, il ripetersi dell’azione nello stesso luogo non è un caso: “Vogliamo fare la nostra richiesta per la cancellazione del debito del sud globale e far sì che le voci delle persone colpite siano ascoltate, specialmente dal Ministro delle Finanze."

Nel loro discorso, lз attivistз hanno anche enfatizzato le similitudini fra la situazione del sud globale e la situazione delle persone povere del nord globale. Per esempio, una citazione letta ad alta voce di Thomas Sankara, il primo presidente del Burkina Faso, afferma, “Le masse popolari europee non sono contro le masse popolari africane. Le persone che vogliono sfruttare l’Africa sono le stesse che sfruttano l’Europa. Abbiamo un nemico comune.” In un discorso, lз attivistз aggiungono: “L’oppressione e lo sfruttamento del sud globale hanno la stessa causa delle difficoltà che affrontano le famiglie dal reddito basso in Germania. Il benessere della maggioranza viene sacrificato per i profitti di una minoranza. Di conseguenza, il sud globale è colpito molto più fortemente da questo problema.”

Nell’occasione del summit della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, che si è tenuto a Washington dal 14 al 16 ottobre, e del 35° anniversario della morte di Thomas Sankara, avvenuto il 15 ottobre, ci sono state più di 20 azioni di protesta di “Debt for Climate” in più di dodici paesi. Le politiche della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale sono determinate principalmente dagli stati del nord globale. La Germania, per esempio, è il paese con il quarto potere di voto più alto. Thomas Sankara è stato il primo presidente del Burkina Faso fino al suo assassinio nel 1987, e già allora faceva una campagna contro le politiche neocoloniali sul debito, tra le altre cose. “Debt for Climate” prenderà anche di mira il colonialismo finanziario alla COP27 (che inizierà l’8 novembre in Egitto) e chiederà che i paesi del nord globale cancellino il debito.

Attraverso le sue azioni di resistenza civile, Scientist Rebellion, una coalizione internazionale di scienziatз fondata nel 2021, richiede un'azione immediata per limitare gli impatti crescenti della crisi climatica – a livello nazionale e internazionale. La comunicazione scientifica tradizionale e la semplice proposta di politiche per il clima non sono più sufficienti di fronte all'emergenza planetaria. Come parte della coalizione "Unite Against Climate Failure", lз accademicз avevano fatto scattare l'allarme antincendio la scorsa domenica al Vertice Mondiale sulla Sanità che si svolge a Berlino e incollato pubblicazioni scientifiche sul palazzo della conferenza.

Le foto dell'occupazione si possono trovare qui:
https://kurzelinks.de/debtforclimate